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stelline voti: 25; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Il tramonto della luna

Quale in notte solinga,
Sovra campagne inargentate ed acque,
Là 've zefiro aleggia,
E mille vaghi aspetti
E ingannevoli obbietti
Fingon l'ombre lontane
Infra l'onde tranquille
E rami e siepi e collinette e ville;
Giunta al confin del cielo,
Dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno
Nell'infinito seno
Scende la luna; e si scolora il mondo;
Spariscon l'ombre, ed una
Oscurità la valle e il monte imbruna;
Orba la notte resta,
E cantando, con mesta melodia,
L'estremo albor della fuggente luce,
Che dianzi gli fu duce,
Saluta il carrettier dalla sua via;
Tal si dilegua, e tale
Lascia l'età mortale
La giovinezza. In fuga
Van l'ombre e le sembianze
Dei dilettosi inganni; e vengon meno
Le lontane speranze,
Ove s'appoggia la mortal natura.
Abbandonata, oscura
Resta la vita. In lei porgendo il guardo,
Cerca il confuso viatore invano
Del cammin lungo che avanzar si sente
Meta o ragione; e vede
Che a sé l'umana sede,
Esso a lei veramente è fatto estrano.
Troppo felice e lieta
Nostra misera sorte
Parve lassù, se il giovanile stato,
Dove ogni ben di mille pene è frutto,
Durasse tutto della vita il corso.
Troppo mite decreto
Quel che sentenzia ogni animale a morte,
S'anco mezza la via
Lor non si desse in pria
Della terribil morte assai più dura.
D'intelletti immortali
Degno trovato, estremo
Di tutti i mali, ritrovàr gli eterni
La vecchiezza, ove fosse
Incolume il desio, la speme estinta,
Secche le fonti del piacer, le pene
Maggiori sempre, e non più dato il bene.
Voi, collinette e piagge,
Caduto lo splendor che all'occidente
Inargentava della notte il velo,
Orfane ancor gran tempo
Non resterete; che dall'altra parte
Tosto vedrete il cielo
Imbiancar novamente, e sorger l'alba:
Alla qual poscia seguitando il sole,
E folgorando intorno
Con sue fiamme possenti,
Di lucidi torrenti
Inonderà con voi gli eterei campi.
Ma la vita mortal, poi che la bella
Giovinezza sparì, non si colora
D'altra luce giammai, né d'altra aurora.
Vedova è insino al fine; ed alla notte
Che l'altre etadi oscura,
Segno poser gli Dei la sepoltura.

Giacomo Leopardi

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette

Tre coppie, una anziana, una di mezza età e una giovane, vogliono entrare a far parte di una setta. Il capo li informa che per entrare nella setta bisogna astenersi da rapporti sessuali per 15 giorni. Dopo 15 giorni le tre coppie si presentano al capo che chiede alla coppia anziana: "Allora, ci siete riusciti?". La coppia anziana risponde: "Certo! Nessun problema". "Bene, siete ammessi alla setta". Poi si rivolge alla seconda coppia: "e voi ci siete riusciti?". E questi dicono: "All'inizio nessun problema, ma poi abbiamo dovuto dormire separati; comunque ci siamo riusciti". "Bene siete ammessi anche voi". Infine alla coppia più giovane: "e voi, che mi dite?". E questi: "Per la prima settimana abbiamo dormito separati, ma un giorno della seconda la mia ragazza si è chinata per raccogliere una latta di pomodori, io non ci ho visto più e... abbiamo trombato". "Mi dispiace, ma allora non potete più venire da noi". E la ragazza: "Cacchio, è la stessa cosa che ci ha detto il gestore del supermarket!".

stelline voti: 27; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore » lettere

Per Anna Strunsky - 3 Aprile 1901

Cara Anna,
Ho forse detto che gli essere umani possono essere archiviati in categorie? Allora, se l’ho detto, lasciami fare una precisazione: non tutti gli essere umani. Tu mi sfuggi. Non riesco a classificarti, non riesco ad afferrarti. Posso indovinare, nove volte su dieci, a seconda delle circostanze, posso prevedere le reazioni, quelle nove volte su dieci, dalle parole o dai gesti, posso riconoscere le pulsazioni dei cuori. Ma al decimo tentativo rinuncio. Non ci arrivo. Tu sei il decimo tentativo.
Mai sono esistite due anime così simili e così incomprensibilmente assortite!
Possiamo andare d’accordo, certamente, e a volte capita, ma quando non siamo d’accordo,ce ne accorgiamo subito e immediatamente non usiamo più lo stesso linguaggio. Diventiamo estranei. Dio riderà della nostra pantomima.
L’unico sprazzo di sensatezza in tutto questo è che siamo tutti e due generosi, abbastanza generosi per capirci. Perché è vero, spesso ci capiamo, ma in modi vaghi e confusi, per mezzo di deboli percezioni, come fantasmi, che, mentre noi diffidiamo, ci perseguitano con le loro verità.
E tuttora io, per primo, non oso crederci; perché tu sei sempre quel decimo che io non posso prevedere.
Sono incomprensibile ora? Non lo so, forse sì. Non riesco a trovare un linguaggio comune. Generosità, ecco cos’è. E’ la sola cosa che ci tiene uniti. Qualche volte siamo attraversati da un lampo, tu ed io, abbiamo quel qualcosa in comune che ci fa respirare insieme. Sebbene siamo così diversi. Sorrido dei tuoi entusiasmi? E’ un sorriso che si può perdonare, è un sorriso di invidia. Ho vissuto venticinque anni di repressione. Ho imparato a non essere più entusiasta. E’ una lezione dura. Incomincio ora a dimenticare, ma è così difficile. Al massimo, prima di morire, posso sperare di aver dimenticato qualcosa. Posso esultare, adesso che sto imparando, per piccole cose, per altre cose, ma per le mie cose, e per quelle segrete, doppiamente mie, non posso, non posso. Riesco a farmi capire? Riesci a sentire la mia voce? Temo di no. Ce ne sono tanti di posatori. Io sono il migliore di tutti.

Jack

Jack London

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categoria: Barzellette

Una signora va in banca di un paesotto con un grosso borsone zeppo di contanti, e dice che vuole depositare trecento milioni di lire. . L'impiegato vedendo una grossa borsa di banconote si insospettisce, e la fa parlare col direttore. Quello dice che è possibile, certo, ma -a titolo di precauzione- chiede con circospezione e delicatezza come mai tutte quelle banconote tutte insiee.
la signora "oh. ma non è un problema, non è mica un segreto: questa cifra è il frutto di un paio di scommesse".
il direttore (davvero incuriosito) " se non sono indiscreto, di che scommesse?"
la signora: "mah, vede, io sono abituata a fare delle scommesse forti, con forte rischio e forti somme... ad esempio, io potrei scommettere questa intera cifra sul fatto che lei ha le palle quadrate..."
il direttore guarda i trecento milioni, pensa che sono anni di stipendio anche per lui, e dopo un po' di esitazione accetta la scommessa... La signora dice: va bene, vengo qui domani mattina con l'avvocato tal dei tali (noto in paese) che faccia da testimone, e se lei ha le palle quadrate mi dara' altri 300 milioni, se no io le daro' questi..."
La notte il direttore della banca non riesce a dormire: ha scommesso una bella somma. Ma si alza due o tre volte, va in bagno, si abbassa le mutande e verifica: no, non sono quadrate!
Al mattino la signora si presenta in banca con l'avvocato.
Si chiudono tutti e tre nello studio del direttore, e la signora chiede (come d'accordo) di vedere le palle. Il direttore abbassa le mutande. La signora sembra perplessa, e chiede: "scusi, posso toccarle per verificare? " il direttore è un po' imbarazzato, ma davanti ai 300 milioni cosi' vicini dice: "vabbe' faccia pure".
In quel momento l'avvocato inizia a battere la testa contro il muro.
La signora si gira appena verso di lui e dice al direttore:
"Lo deve capire. Sa. stamattina sono stata da lui e ho scommesso con lui mezzo miliardo che entro mezzogiorno le avrei preso le palle in mano..."

stelline voti: 18; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » politica » Berlusconi

Alcuni documenti del SISDE, recentemente resi pubblici, affermano che, dopo le affermazioni di Berlusconi secondo cui la civiltà occidentale sarebbe superiore a quella islamica, Bin Laden diede ordine di organizzare un attentato aereo in Italia. Due terroristi, provenienti da un Paese del Medio Oriente, arrivarono a Napoli con la ferma determinazione di eseguire "il castigo di Allah per gli infedeli italiani". Segue la ricostruzione dell'itinerario e delle azioni dei due uomini, effettuata dai nostri servizi segreti. Lunedì, 3:45: giungono all'aeroporto internazionale di Napoli, via aerea dalla Turchia; escono dall'aeroporto dopo otto ore perché gli hanno perso le valigie; la società di gestione dell'aeroporto non si assume la responsabilità della perdita, e un impiegato consiglia i terroristi di provare a ripassare il giorno dopo: chissà, con un po' di fortuna...; prendono un taxi; il tassista (abusivo) li guarda dallo specchietto retrovisore, e vedendo che sono stranieri, li scarrozza per tutta la città per un'ora e mezza; dal momento che non proferiscono lamentela, neanche dopo che il tassametro raggiunge le 374.000 lire, decide di fare il colpo gobbo: arrivato alla rotonda di Villaricca, si ferma e fa salire un complice; dopo averli derubati dei soldi e coperti di mazzate, li abbandonano esanimi nel Rione 167. Lunedì, 8:30: al risveglio dopo la mazzata, entrambi i terroristi raggiungono un albergo sito in zona piazza Borsa; decidono quindi di affittare un'auto presso la "Hertz" di piazza Municipio; poi si avviano in direzione aeroporto, ma giusto prima di arrivare a piazza Mazzini, rimangono bloccati da una manifestazione di studenti, uniti alle tute bianche anti-global e ai disoccupati napoletani, che non li fanno passare. Lunedì, 14:30: arrivano finalmente in piazza Garibaldi, e decidono di farsi cambiare i loro dollari in lire; vengono rifilati loro biglietti da 100.000 lire falsi. Lunedì, 16:45: arrivano all'aeroporto di Capodichino con la ferma intenzione di dirottare un aereo per farlo cadere sulle torri dell'ENEL del centro direzionale; però i piloti dell'Alitalia sono in sciopero, perché chiedono la quadruplicazione del salario e vogliono lavorare meno ore; stessa cosa per i controllori di volo, che pretendono anche la pinza obliteratrice per tutti ("altrimenti che controllori saremmo", hanno dichiarato); l'unico aereo disponibile è uno della Maradonairlines con destinazione Sassari, e ha 18 ore di ritardo; gli impiegati e i passeggeri sono accampati nelle sale d'attesa, intonano canti popolari, gridano slogan contro il governo e i piloti...; arrivano i celerini, che cominciano a dare manganellate a destra e a manca, contro tutti, e si accaniscono in particolar modo sui due arabi. Lunedì, 20:05: finalmente si calmano un po' gli animi; i due figli di Allah, coperti di sangue, si avvicinano al banco della Maradonairlines per acquistare i biglietti, dirottare l'aereo e farlo schiantare contro le torri dell'ENEL; il responsabile della Mar

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categoria: Barzellette

Un generale della Legione Straniera decide di andare a controllare un fortino in mezzo al deserto. Appena arrivato lo accoglie il capitano che è al comando del forte.
- Ben arrivato signor generale! Abbiamo in forza 150 legionari che presidiano questo avamposto.
- Molto bene signor capitano... vorrei ispezionare il forte.. dopodiché vorrei che mi fosse assegnato un alloggio perché ho intenzione di rimanere qui due mesi per vedere come procedono gli addestramenti.
Come ordinato il capitano accompagna il generale ad ispezionare il forte. Passano in un lungo corridoio...
- Signor generale, quella porta alla sua destra è la porta delle cucine.
Il generale apre la porta, si affaccia ed esclama soddisfatto:
- Benissimo... un ordine ed una pulizia mai viste... complimenti!
- La stanza successiva è l'aula mensa!
- Bene... bene! Anche qui tutto in ordine!
- Quest'altra stanza sulla sinistra è la sala ricreazione...
Il generale apre la porta e vede alcuni legionari che giocano a biliardo e altri che leggono delle riviste. Prosegue il giro di ispezione, ma il generale nota che il capitano non gli ha dato notizie su di una porta stranamente chiusa...
- Capitano! Questo giro di ispezione mi ha soddisfatto in pieno! Però mi deve levare una curiosità... lei ha saltato una porta... non mi ha detto cosa c'era...
- Vede generale... è un discorso imbarazzante... quella è la porta che da alle stalle dove c'è la CAMMELLA... sa com'è io ho qui 150 legionari che devono passare diversi mesi in completa solitudine... allora per tenere alto il morale delle truppe...
Il generale ammiccando:
- Capisco benissimo capitano! Se è per tenere alto il morale delle truppe...
Passa un mese e anche il generale comincia a sentire l'astinenza da sesso! Va dal capitano e in confidenza gli fa:
- Senta capitano... verrò subito al sodo... io sono qui da un mese e i miei bisogni si fanno sentire... non potrei avere le chiavi della CAMMELLA?
- Ma certo signor generale... la capisco perfettamente! Ecco a lei le chiavi!
Il generale va nella famosa stanza e ne esce venti minuti dopo con aria molto rilassata tirandosi su la lampo dei calzoni. Il capitano lo vede e gli fa:
- Ma come signor generale? Solo 20 MINUTI?
- Perché solo 20 minuti? I legionari quanto ci mettono?
- Beh... il villaggio più vicino è a un'ora di cammella... un'ora per andare... un'altra per tornare…

stelline voti: 32; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » religione

Preti di campagna

Il nuovo curato di una parrocchia, alla sua prima omelia era così nervoso che quasi non riuscì a proferire parola. Allora, prima di iniziare la seconda messa, si consiglia con il vescovo per sapere come rilassarsi in quelle occasioni. Questi, saggio come pochi, gli suggerisce di mettere un po' di vodka nel calice e dopo un sorso tutto gli sarebbe sembrato molto più facile. Il curato segue il consiglio e al momento di iniziare il sermone è così tranquillo che sente di poter predicare anche in mezzo ad una tormenta. Al ritorno in sacrestia trova una nota:
"Caro Padre,
1. La prossima volta sorseggi, invece di scolare
2. Non ci metta anche il limone dentro
3. Il messale non è un sottobicchiere
4. Il manto dell'immagine di Nostro Gesù Cristo non è un tovagliolo
5. I comandamenti sono 10, non 12
6. Gli apostoli erano 12, non 10
7. Non si riferisca alla Croce come a "quella specie di T"
8. Non si riferisca a Nostro Salvatore Gesù Cristo e ai suoi apostoli come a "GC e la sua ghenga"
9. Davide uccise Golia con una fionda, non a calci nel cosiddetto
10. Non si riferisca a Giuda come al "fetentone"
11. Non si riferisca al Santo Padre come al "grande capo che sta a Roma"
12. Giuda ha venduto Gesù nel Sinedrio, non in un "localaccio malfamato"
13. E il prezzo erano 30 monete d'oro, non "3 deca"
14. Si ricordi che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono "il Papi, Junior e il Fantasmino"
15. Ed infine, soprattutto, non si riferisca a me come a "quel travestito in sottana rossa"
Firmato: Il suo Vescovo"

stelline voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: frasi d'amore

Nel corso della vita,ho conosciuto tante donne ma una sola è stata, e tutt'ora è la donna che amo. Io cn lei ho fatto tanti errori e nn c'è giorno che nn me ne penta.Ma ho capito una cosa:che sono pronto a pagare tutto.. è unica, bellissima, dolce, per me è tutto! se vuoi perdonarmi per tutto. Io ti amo di più di prima. Quella donna nn puoi essere tu.. scusa ancora ma io ti amo...
"lui, sul gradino di casa mia, mi ha lasciato una rosa cn un bigliettino e c'era scritto tutto questo!!!!!!!!!!!!"

il mio exragazzo dp2anni e mezzo k c siamo lasciat

segnalata da cucciolo martedì 13 marzo 2007

stelline voti: 8; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Proverbi

Per l'ottimista la bottiglia è mezza piena ,per il pessimista è mezza vuota..

segnalata da MIYU venerdì 12 marzo 2004

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » comportamento

frase fatta

come l'altezza è mezza bellezza, così l'allegria è mezza ricchezza.

c.p.

segnalata da pasquale mercoledì 16 gennaio 2013

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » comportamento

vino buono

è meglio bere mezzo bicchiere di vino buono che mezzo litro di vino scadente.

c.p.

segnalata da pasquale giovedì 28 febbraio 2013

stelline voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

“…nel mezzo di camin di nostra vita…”

Un moto relativo
Con passi felpati
Rompe l’impertubabilita’ degli animi
Notte
Buio profondo
Un’unica torcia per illuminare
Un unico bivio con tante vie
Da percorrere
Tutte e subito
Come una scheggia impazzita
Mi muovo tra la folla
Parlo con la folla
Sono tra la folla con il mio nudo corpo che avanza
E tutti incuriositi mi osservano
Ubriacanti con i loro falsi giudizi
Su chi non sa
Su chi non vuole
Su chi non ha voglia di pensare

Gianni

segnalata da Gianni mercoledì 1 gennaio 2003

stelline voti: 15; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Notte di mezza estate


Lo sai
che non mi accade più
di vederti,
senza ascoltare
un coro d'angeli?

E, nella notte
carica d'umori,
sento già
il tuo respiro
vibrare

con il seno carnoso,
nella complicità
d'un bacio,
mentre le foglie
stormiscono

e i grilli amici
cullano,
con voce suadente,
il traffico
dei nostri segreti...

FernyMax

segnalata da FernyMax giovedì 20 febbraio 2003

stelline voti: 7; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: SMS pronti

MEZZA ETA'

-"Caro, quell'uomo mi sta guardando da un'ora".
-"Si cara, sarà un antiquario".

ROBYMILLELUCI - tratto da ROBYMILLELUCI

segnalata da ROBYMILLELUCI domenica 18 gennaio 2004

stelline voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » amore

mezz'ora

so che prima o poi passerà stasera e che tutto ritornerà com'era sarebbe bello durasse almeno mezz'ora comunque andrà dovrà tornare com'era sarebbe bello che durasse almeno mezz'ora

zero assoluto

segnalata da plugga domenica 30 dicembre 2007

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Barzellette » sport

MEZZI DI TRASPORTO

Due pulci all'uscita del cinema.Una pulce dice all'altra:-Andiamo a casa a piedi o prendiamo un cane?

segnalata da ASIA lunedì 3 gennaio 2011

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore » lettere

a mezza notte

a mezza notte io ti pensero e sarai mio sai ouvunque tu sarai stringero il cuscino pensandoti un po e qualche lacrima mi fara compagnia volentieri so di averti perso forse per sempre ma so anche i averti amato e di amarti ancora ad'e proprio questo che mi fa stare male ......... se qualche sera ti verro in mente ouoi guardare il cielo consultare le stelle e parlare alla luna saro li come un sogno e ci saro sempre.........

segnalata da giovanna lunedì 28 novembre 2011

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Mezzo litro di barbera

MEZZO LITRO DI BARBERA

Notte fonda, buio immenso,
fantasmi che ritornano alla mente,
pensieri nascosti che nemmeno la psicanalisi
riuscirebbe a dipanare dal cervello.

Quando stai per cedere
anche la luce fievole di una candela
semi consumata dal tempo
può venirti in aiuto.

E quindi fai ricorso indiscreto
ai saldi di fine stagione
della dignità umana
per un umile appiglio alla vita.

Ed allora ti ritornano in mente
le doti dell’invitto guerriero
che, sebbene ferito alla mente
continua a lottare per sopravvivere.

Mezzo litro di barbera genuino,
per continuare a combattere
o solamente per dimenticare
una inutile battaglia finale.

Catello Nastro
agropolicultura.blogspot.com

segnalata da Catello Nastro domenica 29 luglio 2012

stelline voti: 11; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » comportamento

mezza verità

meglio fugare ogni dubbio che accontentarsi di mezza verità.

c.p.

segnalata da pasquale venerdì 22 marzo 2013

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » comportamento

mezza vittoria

accettare la sconfitta è una mezza vittoria.

segnalata da pasquale giovedì 4 luglio 2013


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